giovedì 10 marzo 2011
mercoledì 16 febbraio 2011
Bacarisse
A
Salvador Bacarisse
(1898-1963)
-
"BACARISSE"
Soleggiati arpeggi
per marosi di sole e bagliori
d'un'estate incantata e perduta,
glicini dorati
alla volta della soglia
ove lei, bella,
siede nel meriggio
della placida calura
che in afe tremule annega.
Corde che al vento
innalzano accordi,
incendi d'armonia
soffici di speranza mia.
E frammentati idillii
d'un'aria assolata
in quiete e musica avvolta
che al cuor risplendono ancora
fin dove e oltre il sogno spera,
eppur -
poi che di ferite avvolto -
quasi più...
neppur sognare
osa.
A Salvador Bacarisse, musicista spagnolo.
Alla sua splendida "Romanza".
Nota: questa poesia fa parte di un progetto
di "Dedicati" intitolato "Identità sepolte";
sono poesie che negli anni ho dedicato a personaggi più o meno noti
e che ora raccolgo, in risposta alla totale insofferenza
e al totale oblio cui stanno viaggiando le singole ricchezze
e peculiarità umane.
Di queste poesie farò un volume.
A voi piacendo ne posterò quì alcune, al di là dell'ordine
prettamente alfabetico dell'opera.
Nel mio sito ho postato il primo dei dedicati,
beneficiario il grande direttore d'orchestra svizzero
Ernest Ansermét.
Vi invito a visitare il mio sito
www.webalice.it/barlow alla pagina "Dedicati",
nella quale troverete il programma del progetto
e l'introduzione con la motivazione principale dell'opera.
Introduzione che comincia così:
"Vi siete accorti che ormai quasi nessuno muore più?
Ricordo che quando morì William Holden, la Rai..."
Buona lettura e buona giornata.
... E se nel mio cammino dovessi incontrare
qualche altro "dedicante"...
e. b.