domenica 11 ottobre 2009

Riti, culti, credenze, leggende, storie, favole, miti....



Il Culto solare sul Sarno. Il circolo, l'ascia e la svastika

Le necropoli dei siti della valle del Sarno, svelano che in età preistorica gli abitanti di tali luoghi erano dediti al culto solare. Ciò si evidenzia anche dai ritrovamenti dei circoli formati da canali o muretti di pietra che delimitano le tombe. La testa dei defunti è rivolta verso il punto cardinale dove nasce il sole. Nelle tombe sono state ritrovate, oltre all'ascia di guerra, l'ascia rituale e il simbolo della svastika graffito sul vasellame. Il culto del sole, fonte di vita, era incentrato sul simbolismo del circolo, che rappresentava sia il sole che il suo cammino annuale nelle regioni celesti.
Fase importante di tale cammino era il solstizio d'inverno, il sole usciva dalla fase discendente ed entrava in quella ascendente. Il solstizio d'inverno era il trionfo del sole che rinasceva a nuova vita. Ed era detto " Natalis Dii Solis Invicti" Natale del Dio Sole Invitto. La presenza nelle tombe del circolo serviva a riprodurre sul defunto le vicende del dio, "la rinascita a nuova vita". Il circolo raffigurava il cammino del sole spezzato in due parti dal dio-Anno o dio-Ascia che separava i mesi oscuri dai mesi luminosi. L'ascia rituale è presente in molte tombe femminili e ciò fa pensare alla presenza di una casta di sacerdotesse consacrate al culto della fertilità e delle acque. Il simbolo solare era messo in relazione a al dio-Anno o dio-Ascia, dio di discesa verso gli inferi e di ascesa verso le sfere celesti. La svastika graffita presente sul vasellame è il simbolo indoeuropeo del sole roteante intorno ad un centro fisso. Nelle cerimonie rituali le braccia della svastika venivano incendiate quale simbolo beneaugurante dell'eterno ritorno.

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