sabato 24 aprile 2010

Per tutti!


Dimensione carattere
"Disabili day – la marcia PERTUTTI”.. perche' e' nato? Inizialmente tutto e' nato da un gruppo su facebook, il Disabili day.. le nostre intenzioni erano quelle di far capire ed espandere sempre di piu' le nostre ragioni, le nostre realta' per tutti coloro che pur vedendoci, vivendoci, standoci vicini hanno quasi sempre finto non esistessimo ma noi non eravamo e non siamo dei fantasmi ma bensi' qualcosa di concreto e vivo e sopratutto reale.

La voglia di far capire unita ai disagi quotidiani a cui e' obbligato qualsiasi disabile, e' cresciuta cosi tanto che le quattro mura di facebook ci sono sembrate strette e allora abbiam voluto aprire le finestre sul mondo e portare questa nostra vita di tutti i giorni alla luce, si alla luce di tutti in piazza affinche' tutto sia visibile anche agli occhi di coloro che si ostinano a non voler guardare e sia udibile agli orecchi di coloro che non voglion udire.

Forse e' un'utopia sperarlo eppure desideriamo unirci tutti insieme il 25 aprile a Roma, si tutti insieme persone DISABILI e persone NORMODOTATE..unite in un unica marcia PERTUTTI, per coloro che vivono la disabilita' in prima persona e per coloro che la vivono sulla pelle di coloro che amano.. perche' solo marciando uniti si potra' sperare di creare un mondo migliore dove vivere dignitosamente sara' un diritto di tutti acquisito implicitamente dalla nascita e questo indipendentemente se DISABILE o no..un mondo dove la parola diversita' diverra' fonte di arricchimento e no di offesa.. un mondo in cui un DISABILE puo' mostrar di valere quanto e a volte anche piu' di un normodotato..

Insieme quindi all'Onlus HANDIAMO! nella settimana PERTUTTI, andremo incontro a questa marcia il 25 aprile a Roma partendo da Piazza Venezia alle ore 11 sino a giungere a Piazza del Popolo..sara' la marcia dell'inclusione, la marcia dell'amore, la marcia dei diritti, la marcia PERTUTTI!!

L'Associazione Culturale Galilea ci sarà!!!!!!!!!

1 commento:

  1. In realtà ognuno di noi ha una sua individualità e siamo chiamati ad amare le persone così come sono, con le loro individualità.
    La società deve lavorare in questo senso; poi ci sono dei passi concreti per cui si devono prevedere spazi per chi è meno favorito o perché ha potuto studiare meno, o perché ha difficoltà, di carattere o fisiche, affinché possa partecipare pienamente alla vita sociale.

    RispondiElimina