martedì 27 aprile 2010

Diario di Viaggio



Domenica
Finalmente arrivati. Dopo la prima notte trascorsa al Cairo, in un albergo molto bello e confortevole, dove i partecipanti hanno scartato i doni degli sponsor, siamo partiti alla volta del deserto. Il gruppo è compatto, tutti molto emozionati e con grandi aspettative. Ci è voluta l'intera giornata di oggi per raggiungere il campo tendato che ci ospita stasera. Il tragitto è lungo, ma le soste sono state numerose: sulla strada abbiamo acquistato viveri che ci saranno preziosi nel deserto e abbiamo consumato un pasto in un ristorante locale. Cominciano a delinearsi gli orizzonti del deserto a me così cari e familiari e cresce l'emozione tra i partecipanti per il primo incontro con la distesa di sabbia che avverrà domani.

Lunedì
Cammina il gruppo. Pinuccia, Anna, Silvia, Claudia, Anna, Antonio, Cesare e Roberto sembrano instancabili. Oggi abbiamo percorso dieci chilometri a piedi nello spettacolare paesaggio del deserto bianco. I pinnacoli calcarei, formazioni tipiche di questa zona dell'Egitto, erano talmente affascinanti da far dimenticare la fatica. E la sera la suggestione delle chiacchiere intorno al fuoco. Il nostro campo tendato ha preso vita al suono del flauto di un cammelliere. Come per magia tutti hanno ballato in una perfetta armonia. Me lo aspettavo. Forse non se lo aspettava il gruppo. Ma avrà ancora tante sorprese. Perché il deserto è così…

Martedì
Il gruppo sembra avere le ali ai piedi. Oggi abbiamo percorso 14 chilometri. Ma non è la distanza coperta che conta, quanto l'atmosfera che si è creata fra di noi. L'emozione è forte, tanto che alcuni di noi non sono riusciti a trattenere le lacrime. Dalle parole siamo passati ai silenzi che ci consentono di gustare ancora di più i bellissimi panorami del deserto bianco. Il tramonto è il momento culminante della giornata, quando Lauren ci guida alla meditazione tramite esercizi yoga. Il team di sostegno lavora sodo perché il gruppo abbia il meglio. E vi assicuro che lo ha. Il cibo è ottimo e il campo presenta una semplicità molto elegante. Credo che questa esperienza lascerà un segno indelebile in tutti noi.

Mercoledì
Bagno a sorpresa per il gruppo oggi. E ci voleva dato che la temperatura è salita parecchio. Ma andiamo per ordine. Il tempo è meraviglioso, la luce così vivida che fa sembrare lilla il colore delle pietre che, a loro volta, creano un meraviglioso contrasto con l'ocra della sabbia e il bianco delle formazioni calcaree. Finalmente dopo il cammino reso più faticoso del previsto dal calore abbiamo intravisto l'oasi dove abbeverare i cammelli. Nessuno di noi ha resistito e la sosta si è trasformata in un bagno collettivo. Divertente, magico l'ambiente, gioiosa la partecipazione di tutti. Stasera cena squisita che il nostro cuoco ha preparato. C'è chi sostiene di non aver mai mangiato tanto bene come nel deserto. E che dire del nostro campo tendato allestito tra spettacolari formazioni calcaree alte e affusolate come pinnacoli...

Giovedi
Tanta emozione per l'ultimo giorno trascorso nel deserto. IL gruppo ha camminato per 13 chilometri. La fatica è tanta perché la temperatura continua a crescere, ma lo spettacolo continua ad essere grandioso e,se possibile a migliorare di giorno in giorno. Dalla sabbia color ocra spuntano pinnacoli altissimi, bianchi come la neve. Tanti i discorsi dei partecipanti, tutti di grande felicità, equilibrio e commozione. Qualche lacrima che serve a capire lo stato d'animo. D'ora in poi il nostro mezzo di trasporto non saranno più i cammelli, ma i fuoristrada. Ci aspetta un lungo percorso di ritorno, verso IL Cairo, verso casa, verso un mondo al quale tutti sembrano avere qualcosa da dare. Più di prima.

Ultimo giorno
Ieri sera intorno al fuoco abbiamo ancora raccontato storie del deserto. Ognuno di noi ha parlato di come ha vissuto Desert Therapy: grande emozione e lacrime. Tutti eravamo commossi. Successo incredibile.



RITORNO


La prima edizione di Desert Therapy è stata un autentico successo. Tutti gli otto partecipanti che hanno deciso di venire con noi nel deserto egiziano, hanno vissuto un'esperienza fantastica che li ha segnati per resto della loro vita. Antonio è partito con un problema meniscale ad un ginocchio, ma dopo poche ore ha dimenticato ogni dolore, nonostante camminasse per 14 chilometri al giorno nella sabbia. Anche Anna di Roma soffriva per problemi alla schiena, eppure non ha mai neppure voluto salire sul cammello ed è sempre stata bene. Pinuccia ogni notte ha continuato a sognare il deserto mentre Anna di Milano vorrebbe ripartire subito per tornarci. Roberto, che non ha perso una delle suggestive sedute di yoga e di meditazione sotto la guida di Lauren, intende raccontare a tutti la sua esperienza e nella prossima stagione, con ogni probabilità verranno con noi anche i suoi figli. Cesare, marito di Pinuccia, ha scattato centinaia di foto mentre Silvia, allegra e solare, ha legato benissimo con gli altri ragazzi: Lauren, Max e Daniele. Claudia, che si allena anche lei con Franco, ha sempre tenuto un'andatura sostenuta ed avrebbe volentieri camminato qualche ora in più. Ma la magìa di questa avventura condivisa, è stato l'incredibile affiatamento del gruppo. Tutti ed otto sono diventati amici e parlano già di un prossimo viaggio insieme. La professionalità e la grande disponibilità dello staff egiziano hanno contribuito al successo: ogni sera intorno al fuoco, dopo aver raccontato i miei deserti, insieme ai cammellieri tutti loro incominciavano a suonare ed a cantare, coinvolgendo anche noi in danze scandite da battimani collettivi. Incantevoli i campi tendati che i ragazzi ci facevano trovare all'arrivo dalla camminata già montati: la sera davanti ad ogni tenda brillava una lanterna con la candela che indicava la strada.
A cena, seduti sui cuscini e sui puff disposti a quadrato nella sabbia, sotto la bellissima struttura creata da Roberto, ci raccontavamo, mentre l'ottimo cuoco ci sorprendeva ogni volta con piatti inimmaginabili in quelle condizioni, considerato che non aveva neppure il supporto delle auto, che abbiamo ritrovate solo l'ultimo giorno. Ogni momento delle nostre giornate è stato pieno di novità, di momenti indimenticabili, di gioia di vivere condivisa da tutti, per finire con lacrime di commozione che non hanno risparmiato nessuno, ragazzi compresi. Sembrava che un'energia nascosta contribuisse a far funzionare tutto alla perfezione, persino il clima ci è stato favorevole.
Il deserto ancora una volta ha saputo stupirci con i suoi panorami mozzafiato e ci ha regalato giornate che ciascuno di noi porterà nel cuore e che ci accompagneranno per sempre. Grazie di cuore ai partecipanti, per avere compreso fino in fondo il senso dell'avventura che hanno vissuto, ai ragazzi dello staff, che hanno lavorato moltissimo e sempre con il sorriso sulle labbra, ma grazie soprattutto al fantastico Deserto Bianco, che ci ha regalato tanta gioia e serenità. E' bello realizzare i propri sogni, ma è ancora più bello realizzare quelli degli altri: a me è successo.

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Carla Perrotti











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