venerdì 4 settembre 2009


Sovente l'arte impatta nella disabilità o viceversa. E' inutile fare un elenco di artisti disabili fisici o psichici finirei per far torto a qualcuno e non è questa la mia intenzione. Sembra che "Qualcuno" o "qualcosa" improvvisamente si ricorda del torto fatto a molte persone e allora elargisce doni artistici. Ciò è un bene, intendiamoci, gli artisti, coloro che hanno qualcosa da esprimere sono trattati diversamente hanno molte opportunità nella vita di emergere di lasciare l'angolino buio a cui sono stati condannati, seguo la loro Arte, li ammiro! Ma il mio pensiero è costantemente rivolto a tutti quelli che non hanno doti artistiche e si dibattono nel loro vico angusto cozzando infinite volte contro il muro dell'indifferenza, dell'ignoranza, della solitudine. Non hanno nulla da raccontare, da fermare su una tela o su una pagina di un libro, nulla da filmare, loro non possono offrire altro che non sia diversità, sofferenza.

1 commento:

  1. Ho letto questo e anche l'altro articolo che riguardava Pistorius... mi rendo conto che la vita non é facile per chi non è noto, per chi non emerge in qualche modo per delle qualità innate, ma questa è la sorte di noi comuni e poveri mortali che non siamo "qualcuno", disabili (o diversamente abili, come si dice adesso) e non...
    Certamente una persona non diversamente abile ha meno problemi a livello fisico e/o a muoversi nello spazio ma anche lì chi ha problemi (per esempio a sbarcare il lunario, a sostentare la famiglia, a risolvere una problematica di carattere legale, medico, ecc.) se è nessuno non va da nessuna parte...
    Non so come firmarmi... Rosangela

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