venerdì 11 settembre 2009

Discriminato, discrimino


Africa!Terra colonizzata, violentata, di popolazioni rese schiave, persone che subiscono discriminazioni quotidiane a causa del colore della loro pelle, già il colore della pelle. Ma la gente d'Africa è razzista verso gli albini, neri che per cause genetiche nascono con una pigmentazione deficitaria. Gli albini vengono seviziati anche a causa della superstizione che porta sovente al sacrificio umano, al taglio delle braccia, infatti, gli stregoni usano i loro organi per preparare pozioni magiche, inoltre si crede che avere rapporti sessuali con albini faccia guarire dall'Aids. Se va bene restano esclusi dalla società. A Salif Keita - musicista di fama internazionale - il padre per anni si è rifiutato di parlargli appunto per il suo essere albino. L'ignoranza, la non conoscenza, l'assenza di dialogo porta alla violenza e facendo, forse, un parallelo azzardato lo stesso succede nella nostra Italia dove la popolazione dimostra di avere la memoria corta, non ricorda quando emigranti in tutto il mondo (anche nel nord del belpaese) si veniva trattati come gli ultimi della società, subendo continue vessazioni, non trovando case da fittare, emarginati, costretti solo a lavorare senza possibilità di fare vita sociale e abbruttendosi nei locali riservati agli italiani o ai meridionali. Oggi respingiamo "gli altri" i meridionali di tutti i sud del mondo dimenticando che chi fugge dal paese natio lo fa unicamente per sperare in un futuro migliore lontano dalla guerra, dalle carestie, dalla fame (quasi sempre causate dal cosidetto mondo civilizzato). A volte basterebbe riandare un pò indietro nel tempo, leggere qualche libro, sfogliare gli album di fotografie di molte famiglie italiane per capire che la tolleranza è un valore da cui non si può prescindere se si vuole vivere in armonia in una società multietnica. Altre vie non ci sono.

Nessun commento:

Posta un commento