lunedì 21 settembre 2009

Canio Loguercio, un concertino "al sangue"



Incontriamo Canio Loguercio alla libreria “La Feltrinelli” di Napoli per la presentazione del suo ultimo cd+libro intitolato “Passione”. L’impatto visivo con lo stile di Canio e’ immediato: sulle sedie troviamo predisposte delle immaginette raffiguranti l’opera di A. Matarazzo “Pneumo Kreutz”, sul retro la canzone “Voce ‘e notte” e delle scatoline con la scritta “Passione” contenenti liquirizie.

Entra in scena Canio con la su citata canzone rendendoci partecipi ad unisono. Segue un suo testo, “Vocca rossa”, ed ancora partecipiamo ritmando con le scatoline di liquirizia: e’ un interagire tra la scena ed il pubblico, una sublime terapia dell’anima. Quest’uomo dall’aria pacata riesce a passare dalla sensualità alla spregiudicata veracità’ dell’amante appassionato; giocando con una tecnica di supporto di bio-installazione la sua voce è un sussurrare i moti dell’anima, non si vende alla logica commerciale del mercato, ma si ripropone e ripropone la nostra più antica carta d’identità: la radicata tradizione della canzone classica partenopea.

Notevole e lodevole intervento della versatile cantante Maria Pia De Vito, la quale ci lascia esterefatti con un assolo senza basi musicali.

Sul finire, mi spiace commentarla in questi termini, un’accettabile poesia del poeta G. Frasca.

Il pubblico al termine della performance gli riconosce con applausi e richieste d’autografi la capacità che ha avuto Loguercio in un pomeriggio di fine estate, nel più bel salotto di Napoli in Piazza Dei Martiri, di far rivivere quella passione che spesso reprimiamo: noto, infatti, una biondissima attempata che cerca di circuirlo, mentre noi dell’associazione gli strappiamo amichevolmente una breve intervista, e, mi spiace per la menzionata signora, io riesco anche a dargli un casto bacio.

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