mercoledì 2 settembre 2009

Omo


Se un giorno qualcuno ti presenta una persona, che non ha definita identita' sessuale, tu come ti poni? Lo guardi studiandolo nelle movenze ed associ all'istante l'aspetto intimo della sua vita?Banali luoghi comuni non tanto nel dire ma nell'interagire, è spesso capitato di ricevere confidenze di alcune persone, barricate nelle loro vite dai pregiudizi ossessivi di normali che rasentano il paranormale. In primis bisognerebbe educare le persone non tanto alla sessualita' bensì al concetto amore, nel rispetto sicuramente di quelli che hanno radicate ed anche giuste convizionio, ossia uomo-donna, la diversita' sessuale potrebbe essere fonte di disorientamento nel porsi, da qui pero' all'insulto, burla ed altro esiste la regola del rispetto. Non pensiamo di essere arcaici nel proporre vecchie e stabili regole sociali ed umane, quanti genitori nell'assenza di conoscenze adeguate e supporti medici, hanno dato la possibilta' ai loro figli di andare via e quanti epiloghi tragici.Tante lacrime e tanta sofferenza, basterebbe amare tanto e chiedere cosa passa nel cuore del "diverso".

1 commento:

  1. Nel cuore del diverso vive la tristezza del sentirsi abbandonato, del sentirsi solo ed emarginato dalla normale assurdità dei benpensanti, da chi fa delle forme antiche di pensiero l'esistenza del vivere, dove la persona non è un essere umano dotato di sensibilità corpo e pensiero ma è un ruolo, si nasce con un ruolo, il sesso stabilito, si cresce con delle credenze, false, ciò che bisogna essere in base alle parti stabilite, si invecchia nella sofferenza di non poter vivere ciò che si è, esseri umani con le proprie unicità e dunque realtà da vivere.
    Lo sto gridando in tutti gli uffici virtuali e reali, siamo esseri umani che dobbiamo onorare la vita nella libertà di viverci per ciò che ci dona benessere, Amore! Amoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee e dove vive questo valore, questa profonda emozione mai potrà esistere il nefando e l’abietto e sarà meravigliosa vita nel rispetto gli uni degli altri!

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