giovedì 6 gennaio 2011

Il mistero dei cadaveri senza testa

Le ritrovarono sette anni fa. In un giardino di York a poche decine di chilometri dal Vallo di Adriano. 80 tombe di epoca romana con i resti di altrettanti cadaveri dilaniati dai morsi di bestie feroci e, in molti casi, con le teste mozzate. Uomini. Età compresa tra i venti e i trent’anni. Ossa forti, corpi lunghi, lesioni, fratture. Tutti seppelliti con cura, alcuni con corredo funebre, i corpi adagiati sulla nuda terra e i crani posti accanto ai piedi, forse in memoria del loro atroce destino.
Ne avevano parlato tutti i media. E il mistero dei cadaveri decapitati aveva lasciato senza fiato anche il mondo accademico.
Tante le ipotesi. Legionari caduti in un imboscata, vittime di strani sacrifici, cristiani messi a morte nel più feroce dei modi. Una sola certezza: quella ritrovata a York era una necropoli inquietante in un Inghilterra che fatica a trovare le tracce del passaggio e dei resti di epoca romana. Una necropoli inquietante cui bisognava dare un senso. Una giustificazione.
Troppe le “tracce insolite” di quelle raccapriccianti sepolture: nessun legionario seppellito con la sua armatura, nessun ricco proprietario sepolto con i consueti oggetti della sua ricchezza, nessuna matrona con i suoi gioielli. Circa 80 corpi di maschi adulti, di notevole altezza per l’epoca, robusti, alcuni provenienti dall’Africa settentrionale. E un solo indizio concreto:  l’avambraccio destro di molti di quegli uomini era più lungo di quello sinistro. Caratteristica tipica degli uomini cresciuti ed allenati per svolgere il possente ruolo di lottatori.

Per sette anni quelle ossa ritrovate a York sono state analizzate, fotografate, sottoposte ai raggi x. Alla fine tanto lavoro viene premiato. Un nuovo indizio apre un affascinante scenario. Sulle ossa di alcuni di quei cadaveri c’è una strana “incisione”. Proprio sull’avambraccio. E’ un morso. Il morso di una belva feroce. Un orso, una tigre. Forse un leone. Bingo!
Kurt Hunter-Mann, membro della York Archeological Trust che dirige le ricerche, non ha dubbi: quel morso è la prova che stava aspettando da anni. E’ l’indizio che conferma la prima ipotesi, quella che ebbero tutti. A pelle. Ma che non era mai stata confermata. Quegli uomini erano dei gladiatori. Uomini coraggiosi che combattevano contro bestie feroci per il divertimento malato della loro gente. Da qui il passo è breve. Anche a York era stato edificato un anfiteatro per “intrattenere” i Romani stanziati nell’isola limite nord dell’Impero.

Fondata nel 71 d.C come avamposto militare, la cittadina crebbe di importanza strategica e commerciale nei due secoli successivi, diventando anche dimora degli imperatori in visita nella Britannia. Ora il ritrovamento di questo 80 gladiatori non fa altro che dare ancora più lustro alla zona, dimostrando quanto l’importanza di York sia ancora maggiore di quanto ritenuto fino ad ora.
La necropoli rinvenuta ha un enorme importanza anche perché attesta una procedura finora non sostenuta da prove archeologiche. Le fonti antiche ci tramandano l’usanza della “iugula” richiesta della folla nel caso di sconfitta di un gladiatore. Equivaleva ad una messa a morte. Veniva inflitta con un colpo di spada dalla gola al cuore. Tale pratica è testimoniata dal ritrovamento dell’unico cimitero di gladiatori fino ad ora conosciuto: il cimitero di Efeso, in Turchia. La pratica della decapitazione non è invece attestata da  nessun ritrovamento e le fonti antiche tacciono su questo punto.
Esperti lottatori morti atrocemente dopo aver tentato di esprimere il loro valore,  dopo aver cercato di procrastinare una fine già scritta della quale erano consapevoli. “Ave cesare morituri te salutant”: pronunciavano in coro all’ingresso nell’arena.

di Michela Ascione

2 commenti:

  1. è passato molto tempo dall'epoca dell'antica Roma,ma l'uomo non ha del tutto perso il gusto dell'arena.Si pensi al pugilato le cui caratteristiche sportive sono spesso discutibili...

    RispondiElimina
  2. sport?non me la sento di chiamare sport un'attività che pressuppone l'annientamento fisico dell'avversario,preferisco gare di abilità o altro, la vita quotidiana ci riserva violenze non vedo perchè andarle a cercare altre in luoghi denominati arene,ring ecc.!!!!

    RispondiElimina