Paolo Soleri è un architetto nato a Torino nel 1919. Dalla seconda metà degli cinquanta, per seguire gli studi di Frank Lloyd Wright, si è stabilito negli Stati Uniti. Nel deserto dell’Arizona a parire dal 1970 ha fondato Arcosanti, un laboratorio urbano in cui si studia arcologia, la disciplina che tiene insieme architettura ed ecologia. Qui Soleri pone le basi per ripensare l’architettura urbana, riducendo al minimo il suo impatto distruttivo sulla terra.
Tra le varie forme di finanziamento dei suoi progetti, da più di cinquant’anni Soleri produce le sue Windbells, campane del vento dalle forme delicate e futuristiche. Sono campane in ceramica, bronzo e rame, disponibili in una grande varietà di forme e dimensioni. Col tempo sono divenute degli oggetti di culto negli appassionati di design statunitensi ed adesso vengono vendute dalla sua ditta, la Cosanti per poco più di venti euro. Discorso a parte va fatto per le Cause Bells, il cui ricavato va a favore di nobili cause ambientali e per le campane realizzate assemblando più materiali e oggetti di recupero. Sono pezzi unici, più grandi rispetto alle normali campane, che costano diverse migliaia di euro.
Oggi Soleri continua a sviluppare il core della sua città, quell energy apron (letteralmente ‘grembiule di energia’) per gli edifici maggiormente esposti al sole (esposti a sud), importantissimo nella produzione di cibo e nella produzione di energia. Nel 2000 sono arrivati anche i primi grandi riconoscimenti per lui: il Leone d’oro alla Biennale di Architettura di Venezia e nel 2006 il Cooper Hewitt National Design Award.
Lorenzo Mazza
parlo da architetto: credo che l'architettura moderna,attuale debba andare in questa direzione deve essere spinta propulsiva,innovativa di un nuovo modo di costruire,edificare pensando alle future generazioni e ad un pianeta sempre più in affanno.
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