mercoledì 17 marzo 2010

Non solo Sexxx




















Una nostra amica sulle 4 ruote ci racconta la sua visione del sesso.




“Parlando di sesso, c’è un’immagine che mi appare ben definita nella mente. È un filmato amatoriale che fecero più di vent’anni fa durante uno show di un gruppo rock americano, ormai sconosciuti.Allora i musicisti erano dei ragazzi alti e coi capelli lunghi e selvaggi, armati di amplificatori e di tutta la freschezza, la sensualità e l’irruenza che solo chi vive di Rock and Roll può conoscere, attitudine edonista e post decadente che ti porta a vivere nell’oggi e nei suoi piaceri come se il domani non dovesse mai arrivare.Vi è un pezzo durante il filmato in cui il cantante, bellissimo con addosso una t-shirt strappata, cappello da poliziotto e fasciato nei pantaloni di pelle,è cosi dannatamente infuocato dalla musica quasi fosse sotto incantesimo, avviluppato in quelle melodie sinuose e ammiccanti che egli stesso sta cantando che, dopo aver danzato con l’asta del microfono per il palco, felino, leggero e sensuale al contempo, a occhi chiusi vi si avvinghia contro accarezzando il microfono con le mani e strusciando ritmicamente l’inguine turgido contro l’asta. È un gesto di una spontaneità spettacolare, in cui il tasso erotico che deve esserci stato sul palco in quel momento è talmente reale e palpabile che lo si può avvertire distintamente anche solo guardando quel filmato a distanza di anni. E non vi è assolutamente nulla di esplicito o volgare, avviene tutto nella piu naturale maniera da “presa diretta on-stage”, tanto che il momento è cosi breve che non credo sia rilevabile ai più disattenti o a coloro che non sono mai saliti sul palco o abbiano assistito a un concerto dove la musica dionisiaca avvolga ogni cosa. Ebbene si, parlando di sesso non mi vengono in mente filmetti pornografici di serie C, cosi scontati e banali da essere noiosi, e cosi ridicolamente espliciti da palesarsi come finti, finti almeno come le tette siliconate delle protagoniste. Se penso al sesso lo ricollego a questa creatura splendida e cosi sessuale da far accapponare la pelle pur essendo completamente vestita, quest’uomo così eccitato dalla musica che sta suonando da non riuscire a contenersi, a darsi un freno tanto è vera e potente l’energia erotica che lo sta avviluppando in quel momento, energia vitale e vivifica che sprizza da ogni poro della sua pelle, vibra e cui tutti coloro che lo guardano sono trascinati da quell’estasi mistica e carnale, energia che avvolge tutti i suoi movimenti in una sensualità cosi elegante, splendida ed ipnotica che nessuna verga di 23 centimetri può nemmeno affrontare il paragone. Quello che voglio dire è che ridurre una cosa cosi potente e meravigliosa come il sesso a un semplice atto meccanico “dentro-fuori-dentro-fuori” significa togliere all’essere umano una riserva di energia illimitata e stupefacente, significa privarlo di una delle esperienze più straordinarie che mai si possano sperimentare. È impressionante l’energia che si forma quando viene coinvolto tutto il corpo, quando viene stimolato ogni centimetro di pelle nascosto come fosse il più effimero e prezioso, quando la persona con cui stai scopando non si limita a infilartelo dentro concludendo con un misero “ OH! Sono venuto!” ma non solo te lo mette dentro, bensì è felice di farlo, con una varietà di modi che va dalla dolcezza più romantica alla prepotenza più violenta. Perché in quel momento il desiderio è talmente forte e spasmodico che ti vorrebbe mangiare, succhiare, divorare viva. Perché non gli basta quel “OH! Sono venuto!”. Perché non si può ridurre l’atto sessuale a questo. Non si fa sesso con solo i genitali, ma si fa sesso con tutta una persona, con ogni parte del suo corpo, la si vuole a tal punto che ogni minimo dettaglio, ogni curvatura, ogni vibrazione, la si fissa in testa e la si vorrebbe incastonare nella mente, prendere e assaporare fino a diventare un tutt’uno, fino a che ogni odore e sapore dell’altro sprigionano una carica talmente estasiante che i movimenti, i respiri finiscono col diventare cosi armonici che davvero due corpi ora distinti sembrano poi diventare un’unica cosa. E non conta quanto un corpo può apparire perfetto da fuori, ci sono ragazzi che se esteriormente appaiono come dei top-model, poi a letto hanno l’iniziativa e la carica di un bradipo morto per gonorrea. Il cosiddetto sex appael , l’attrazione per cui non puoi non vibrare fino al midollo guardando un’altra persona è qualcosa che si espande da dentro, dalla personalità, è un fascino così irresistibile ed ipnotico da avvolgere ogni gesto, ogni piccolo movimento, che trascende la decadenza cui inevitabilmente va incontro l’involucro esterno, che è più forte di qualsiasi apparenza limitata nell’arco di un breve tempo. La sensualità, quella vera, è capace di farti bagnare gli slip con una sola occhiata, con un solo sguardo. No, non sto esagerando, e sapete perché? Perché il pene è semplicemente un’appendice di pochi centimetri attaccata a un corpo, tutti ce l’hanno, e sono benissimo sostituibili con un buon vibratore che almeno va a batterie ed evita anche il rischio di defallaince. Lo sguardo invece trasmette la personalità unica e individuale che coincide formando un unicum indistinguibile con tutto il corpo, il guizzo degli occhi o gli sguardi fissi e penetranti, i gesti, i dettagli, le parole trasudano tutta quella passione talmente forte da attanagliarti i sensi, da lasciarti senza fiato, da farti sprofondare dentro in un vortice fino a che tutto il tuo essere è spogliato ed eccitato da qualcosa di molto più potente di qualche stupido centimetro di pelle. È la mente e la consapevolezza del volersi possedere a vicenda che fa vivere e pulsare di energia erotica la carne. È il cervello che deve essere per primo stimolato, usando tutte le risorse che madre natura ci ha dato,musica compresa, e attraverso tutti i cinque sensi. Altrimenti, se così non fosse, avrei già il cassetto pieno di dildo, ma questo, come ho già detto, significa far scadere il sesso in un atto freddo, meccanico, sterile. Ed esattamente ciò che una trombata non deve mai, mai, mai diventare.”


Lady s.

2 commenti:

  1. .. Pura poesia, non avrei potuto descrivere meglio di così un atto d'amore. Trasmette anche solo leggendolo passione e amore per la vita. Solo con la fusione di mente e corpo si può amare veramente . E' una festa alla quale tutti sono invitati, tutti devono partecipare, e tutti gioiscono all'unisono mente corpo e cuore... in un unico vibrante attimo.

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  2. Il sesso fa parte di quei temi che è preferibile evitare come argomento di discussione negli ambienti “buoni”. Figuriamoci allora quando si vuole parlare di sesso collegato ai problemi della disabilità!
    In entrambe prevale l’aspetto “vergognoso” che è meglio ignorare e ipocritamente nascondere.
    La società ha del disabile e della disabilità una percezione negativa e quindi l’idea di persone “malate” che si dedichino ad attività riservate ai “sani” crea fastidio e imbarazzo. La società è abituata a immaginare corpi perfetti che si uniscono in un rapporto sessuale “perfetto”. E allora l’immagine di una persona costretta in carrozzina che ha un rapporto sessuale magari con un altro disabile è quanto di più lontano ci possa essere da tali stereotipi di perfezione.
    È forse per questo che nei convegni il relatore urla: “Anche i disabili hanno diritto alla loro sessualità!”, credendo che con questa magica frase la società cambi parere e sradichi i propri pregiudizi.. Pensano di autorizzare attività altrimenti impraticabili. Ma le persone con disabilità non hanno bisogno di questa illuminata autorizzazione……

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